Da diverso tempo ormai, le coscienze cambiano e si aprono verso nuovi orizzonti, con scelte più “green”, più responsabili verso il pianeta e gli altri esseri viventi. Nell’alimentazione, la scelta crudista vegetale intende riavvicinare l’uomo alla Natura, al cibo sano e rispettoso dell’ambiente, sfruttando i principi nutrizionali degli alimenti crudi, “raw”.
Si tratta di un’alimentazione pura, vegetale, senza glutine, senza lattosio, non raffinata, non trasformata, non trattata o manipolata. Vengono adoperati soprattutto frutta e verdura di stagione, frutta a guscio e semi oleaginosi, germogli, frutta essiccata, alghe, spezie, erbe aromatiche, superfood.
I maggiori benefici percepiti in poco tempo sono sicuramente:
- una più facile digestione
- riduzione delle intolleranze alimentari, di certe allergie, di problemi di pelle.
- un sonno più riparatore
- un sistema immunitario rinforzato
- migliori performance a livello intellettuale e sportivo
- miglioramento della concentrazione
Il movimento del Crudismo o “Raw Food” nasce negli Stati Uniti, precisamente a Los Angeles, all’inizio degli anni novanta. Legato al mondo delle Star del cinema americano, in origine traeva il suo successo dall’idea che gli alimenti crudi avessero un effetto detossinante e anti-età eccezionali.
Dei benefici di una Nutrizione lontana dai fornelli si erano occupati medici e nutrizionisti già all’inizio del secolo scorso, quando il medico svizzero Maximilian Bircher-Benner, ideatore del famoso Muesli, aveva aperto un sanatorio che si basava proprio su l’utilizzo degli alimenti crudi e delle loro proprietà “curative”. Questo scienziato illuminato apparteneva alla schiera dei ricercatori che già allora considerava il Cibo come la medicina dell’uomo.
Anche il grande Mahatma Gandhi è stato uno dei primi sostenitori della cucina che chiamava “senza fuoco” e affermava che “per liberarsi da una malattia, occorre sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pasto.”
Ma se ci pensiamo bene, questo modo più “semplice” di alimentarsi faceva parte delle abitudini dei nostri antenati, prima dell’industrializzazione forzata e della cottura e raffinazione eccessiva degli ingredienti.
La cottura ad altissime temperature, oltre ad “uccidere” letteralmente gli enzimi, molecole proteiche indispensabili, che hanno il compito di facilitare i processi biologici agendo come catalizzatori e come “riparatori” del nostro corpo, inibisce anche la percezione della sazietà, conferisce agli alimenti una consistenza morbida, che rende apparentemente superflua la masticazione, invece molto importante per una corretta e veloce digestione. Questo non toglie però che, nella cucina crudista, si possa ricorrere a diversi tipi di lavorazione degli alimenti, come la macinazione, l’estrazione, la fermentazione, la disidratazione e la “cottura” fino a 45°, a bagnomaria a fiamma bassissima, sempre per conservare tutti i preziosi nutrienti che la natura ci offre.
È evidente come la scelta crudista, ricca di alimenti semplici come semi, germogli, noci e frutta secca, frutta e verdura di stagione, preferibilmente biologici, sia una scelta di Benessere. Senza forzare la natura, le preparazioni a crudo, con il massimo del loro tenore di vitamine e minerali, preservano la nostra salute, regalandoci una vitalità ottimale.
Prendiamoci cura di Noi, con il Cibo Vivo!